VTA sostiene la lavorazione delle verdure

Il trattamento delle acque reflue nella produzione alimentare è tutt'altro che semplice, soprattutto nell’ambito della lavorazione delle verdure. Mamminger Konserven GmbH della Bassa Baviera è tra le aziende più prestigiose del settore. Vicino al Gäuboden, nel cuore di una delle zone agricole più produttive d'Europa e nella più grande area continua di coltivazione di cetrioli del continente, l'azienda produce conserve di verdure e sottaceti da oltre 50 anni. Dai cetriolini alle cipolline, dalle carote al sedano, dalle barbabietole e passando per i cavoli rossi e naturalmente i crauti bavaresi: il mondo dei prodotti Mamminger è davvero vario e colorato. Oltre alle numerose specialità prodotte sotto il suo noto logo aziendale rosso, l'azienda produce anche marchi per molte catene di vendita al dettaglio rinomate.

Mamminger attribuisce grande importanza alla sostenibilità: le materie prime appena raccolte e provenienti da coltivazioni controllate vengono lavorate il più rapidamente possibile in conformità ai più elevati standard qualitativi e igienici. Le verdure provengono dagli agricoltori locali, pertanto il percorso dal campo al barattolo è breve e richiede solo poche ore. Ciò consente, assieme al sistema di gestione energetica certificato, di risparmiare risorse e di ridurre al minimo l'inquinamento da CO2.

Sfide importanti

Durante le singole fasi di lavorazione, dalla raccolta al lavaggio, dal taglio  al confezionamento, vengono prodotte grandi quantità di acqua reflue, con contaminazione organica o proveniente da detergenti. Elevate percentuali di sostanze nutritive come lo zucchero e l'amido aumentano il consumo di ossigeno, mettendo a dura prova la materia biologica dell'impianto SBR dell'azienda. Esistono inoltre diversi tipi di verdure, condizioni dei nutrienti variabili nonché enormi picchi di carico stagionali in estate e in autunno. Durante la raccolta, grandi quantità di acque reflue devono essere immagazzinate temporaneamente in un serbatoio con una capacità di 8.000 m³ prima della depurazione, una circostanza che favorisce i processi di fermentazione.

Di conseguenza, non c'è da stupirsi che l'addetto al trattamento delle acque reflue Hugo Jahrstorfer debba sempre fronteggiare sfide impegnative. In passato, gli elevati valori di COD e, in particolare, i batteri filamentosi, spesso creavano problemi all’impianto e lo spingevano al limite. Qualora questi effetti dovessero comportare una riduzione della produzione, le perdite economiche sarebbero ingenti.

Una soluzione precisa

Questo pericolo è stato scongiurato da quando Mamminger ha cominciato a utilizzare due prodotti di sistema VTA per il trattamento delle acque reflue, aumentando così le prestazioni di degradazione biologica dell'impianto SBR. Questa combinazione è stata adattata in modo preciso e personalizzato alle esigenze dell'azienda, sulla base di numerosi test in loco sviluppati a brevi intervalli e realizzati da VTA direttamente sull'impianto. Anche nel laboratorio centrale di VTA sono stati continuamente analizzati campioni di acque reflue provenienti da Mamming, con conseguente adattamento dei prodotti di sistema. Nel laboratorio di biologia di VTA sono stati altresì effettuati esami microscopici dettagliati per reagire in modo mirato ai cambiamenti stagionali delle acque reflue.

L'addetto al trattamento delle acque reflue è più che soddisfatto del risultato: "Per me, vedere l'impianto funzionare in questo modo è come festeggiare il Natale ed il compleanno allo stesso tempo", afferma con soddisfazione Hugo Jahrstorfer. Detto in altre parole: lo specialista delle verdure adotta metodi sostenibili per salvaguardare l'ambiente.